Parole Giovedi: i merli della montagna e Escher

 

2011

Tempesta di neve, la montagna tutto coperta di bianco. I merli non trovano cibo e percio' tiriamo giu semi e pane. 

Strano l'effetto di un gruppo di una 50ina di merli neri su uno fondo bianco. Sono molto intelligenti. Ti guardano e riescono a riconoscerti in pochi giorni, forse subito. Ti aspettano. E imparano velocemente da dove proviene il cibo. 

Allora quando esci ti sembra di essere entrato in un film di Hitchcock, all'inizio, mentre tutti ti guardano un po' angolato, le loro teste girate un pochino, uno ti guarda con l'occhio sinistro, un altro con quello destra, quelli un po' piu lontani o sui pini direttamente, i loro corpi neri sembrano enormi in contrasto netto col bianco, i becchi gialli sembrano di toglierli dai due dimensioni di una pellicola e spingerli su un'altro piano sia di spazio che di tempo. Pochi suoni, qualche sussurro. Poi prendano volo, rumore forte di ali grandi che spostano l'aria- non sono predatori silenziosi come i gufi - e ti sembra di vedere un quadro di Van Gogh con la neve che prende posto dei campi Provenciali, i merli dei corvi. Poi tornano in dietro, tranne qualcuno che rimane sul palazzo davanti in alto, e ti sembrano invece di fare parte di un disegno animato di Escher...

Mi domando come tanti altri cos'e che vedo, quanto influisce il contesto mio quando vedo il bianco e i merli, quanto influisce in genere anche con altri. Oggi vedo dei simboli che mi portano a un quadro di Escher. Forse perche ho mangiato male e troppo in questi giorni. Domani sera vedrei qualcosa diverso, forse, anche perche sono molto inconsistente in certe cose. Cose vedrebbe - oddio, non e che si dovrebbe usare 'vedere'. Meglio dire tipo 'quale immagine preferirebbe vedere e percio costruirebbe' - un'altra persone, forse uno piu psicopatico, uno più estrinseco ovvero con circuiti estrinseci piu determinati per un suo equilibrio nella maggior parte dei contesti usuali, o anche un cane, un gatto, perfino in un certo senso cos'e un fiocco di neve sia mentre scende che quando, una volta arrivato su terra, fa parte di un piano ben definito e vasto. Nevica ancora, senza i merli. Meglio che mangio meglio stasera.