Invecchiando alcuni canzoni cambiano gusto. Dopo…bo, un paio di settimane, non so, oggi sono tornato a muovere il corpo un po'. Meno divertente del solito. Il corpo mi chiedeva 'mbe'?' anche se si sente più fresco dopo l'utilizzo rigoroso col corpo. Almeno io. (La disritmia sul cuore, i punti dove partono onde fuori ritmo. Che contribuisce pure essa a casere in giu. Uno delle fregatura a cadere in quelle reazioni sconvolgente glucocorticoide e il tempo che scivola. Da piccolo, nel adolescenza, ferma, il tempo - la dissonanza e assoluto. E altra' cosa, probabilmente la peggiore che augurerei solo ai peggiori. Li si tende a volere finire per dare risposta a una perplessità. Comprensibile. Inibizione dalla maturazione avanti, inibizione top-down. Un casino, un ingorgo di codificazione. La depressione clinica, debilitante.)
Ma invecchiando…certe statistiche mi parevano contro-intuitive. Perche' dopo, invece di continuare a diminuire, si risale il ... 'porre fine'? Mi sa che spesso e per il silenzio, per il riposo. (E bravo Shakespeare, che presenta i due aspetti-rombo e silenzio, in un carattere solo. Amleto.) Oramai certi circuiti sono piuttosto fissi. Il dialogo può cambiare e cambia ma lo spazio epi-genetica per aggiustamenti e ridotto. Percio quelle ondate arrivano e non smettano e un'altra volta non ci sei, anche se in modo diverso, e non trovi la strada per essere e mentre da piccolo tutto era fermo, dopo... non si smette. E troppo. Non c'e perplessità. E una dissonanza troppo pieno di rumore. Dovrebbe essere rifletto anche nelle statistiche dei modi per arrivare...ma e troppo tardi mentr scrivo queste righe per dare un'occhiata a google o altro. Comunque.
Pop tunes. Non mi piaceva più di tanto questo sotto, ma per caso l'ho sentito. E suona oggi che le onde sono tornati alla larga - e perfetto.
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